Con un giro d’affari di 3.799 milioni di euro, raggiunti nel 2022, l’Italia si conferma uno dei top player mondiali per l’esportazione di metalli. Seconda solamente alla Cina, la penisola opera attivamente all’interno del settore, con un corridoio preferenziale che la lega alla Germania.

Ma qual è, nel dettaglio, la situazione post pandemica relativa all’export del settore meccanico? Per offrire uno sguardo d’insieme abbiamo coinvolto alcuni temporary export manager esperti del settore, andando ad osservare questo mercato da diversi punti di vista, per individuarne criticità ed eventuali nuove opportunità.

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Video del TEM Meetup 31 marzo 2022

Analisi del settore meccanico

In primo luogo, Marcello Antonioni, economista e rappresentante di Export Planning, ha descritto con una breve presentazione l’andamento del settore meccanico in questi ultimi anni, che ha avuto una forte ripresa dopo la fase negativa del 2020, registrando un aumento della domanda mondiale di macchinari e impianti del 18%.

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I paesi con la più grande quota di mercato relativi all’export del settore meccanico sono Germania, Giappone e Cina seguiti al 5° posto dall’Italia che nel 2021 ha avuto una discreta variazione di valori di scambio. 

Analizzando nel dettaglio i diversi sottosettori, a livello mondiale, è emerso che le macchine per utensili per metalli hanno raggiunto un valore nel 2021 un più 25% superiore rispetto al 2019, mentre le macchine per l’imballaggio hanno avuto una ripresa più che sufficiente rispetto alla media. 

Guardando l’export Italiano, invece, si può notare come ancora oggi molti settori non hanno ancora recuperato i livelli pre pandemici, ad eccezione delle macchine alimentari che hanno raggiunto nel 2021 un +10% rispetto al 2019.

Primi passi verso l’export del settore meccanico

Il secondo intervento ha visto partecipe Alberto Scanziani al quale è stato chiesto quali fossero i principali passi da seguire da una piccola impresa che si approccia per la prima volta al mondo dell’internazionalizzazione.

Ai giorni giorni è fondamentale conoscere l’azienda nella sua interezza e il prodotto che vogliamo proporre, riuscendo a realizzare un’efficace profilazione dei settori a cui l’impresa vuole approcciarsi per iniziare a vendere all’estero.

Ciò che è emerso è quindi l’importanza di realizzare un attento e preciso studio del mercato è determinante per il successo del progetto di export del settore meccanico , come è emerso anche grazie al supporto di una case history.

Come esportare all’interno del mercato tedesco

Allacciandosi al discorso di Alberto, Laura Tumiati, residente da anni in Germania, ha saputo stravolgere lo stereotipo del buyer tedesco, dandone una chiave di lettura diversa.

Ha descritto nel dettaglio come bisogna approcciarsi al mercato tedesco, sottolineando come la nascita di nuove relazioni commerciali con controparti tedesche sia basata sulla fiducia e sulla costanza da entrambi le parti.

Nel suo intervento Sara Guarna, confermando le le impressioni dei colleghi, ha approfondito le peculiarità del settore automotive. Per proporsi come subfornitori in questo settore, avviando un’attività di export del settore meccanico, servono tempo e costanza, soprattutto quanto, spesso, sono richieste certificazioni che necessitano di un lungo processo di ottenimento.

Il prodotto non basta: l’importanza dei servizi non-tangibili

Con Alberto Calugi abbiamo allargato la nostra visione a tutti i servizi legati al prodotto chiamati “intangible” che  svolgono un’importante funzione nella percezione del valore aggiunto da parte del cliente.  Il TEM ha voluto sostenere con degli esempi concreti l’importanza dell’assistenza tecnica per l’export del settore meccanico, un servizio che con gli anni è diventato fondamentale per gli stakeholders.

Chi è il Temporary Export Manager

e come può aiutare la tua azienda.

Temporary Export Manager

Da Massimiliano Trabucchi è stato analizzato il tema del livello tecnologico e quanto impatta nei paesi emergenti. Massimiliano ha diviso in gruppi le diverse aziende che si possono incontrare su vari mercati e ha fatto riferimento a come interfacciarsi correttamente a esse.

Tender internazionali per intercettare opportunità all’estero

In conclusione, Massimo Contini ha approfondito l’ambito dei Tender nel ramo meccanico per l’energia ed infrastrutture.

 In particolare, ha sottolineato la difficoltà l’incapacità delle PMI italiane a partecipare ai bandi internazionali in quanto laboriosi dal punto di vista burocratico, ache in relazione all’export per il settore metalli.

Le aziende, come detto da Massimo, devono prepararsi prima di entrare nel mondo tender: sia conoscendo la documentazione necessaria sia con la formazione interna del personale, in modo tale da essere pronti ad affrontare qualsiasi tipo di rischio: commerciale; contrattuale, di produzione o di trasporto.

Export del settore meccanico, cosa abbiamo imparato

Con questa tavola rotonda relativa all’analisi dell’export del settore meccanico abbiamo potuto osservare queste dinamiche da diversi punti di vista, riuscendo ad ottenere uno sguardo d’insieme e previsionale sui prossimi passi da svolgere. Da un’analisi più ampia, è risultata evidente la grande importanza del mercato tedesco per l’export del settore meccanico, che ancora oggi si dimostra un ottimo mercato per le aziende italiane che desiderano iniziare a vendere all’estero.

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