Il pet food è un settore in forte crescita (media del 7,7% nel periodo 2009-2017, +10% tra il 2016 e il 2017) che oggi vale circa 12 miliardi di Euro.

L’Italia, nonostante la crescita delle vendite all’estero del 2,5% nel 2017, non trova posto tra i primi 10 esportatori, collocandosi in 13ma posizione.

Il Belpaese si conferma quindi mercato prevalentemente importatore registrando una bilancia negativa di oltre 250 mln di Euro.

Vendere all’estero pet food made in Italy sarà dunque la sfida del prossimo futuro.

A fare da padroni dell’export sono i Fab Four Germania, Francia, Stati Uniti e Tailandia che insieme valgono oltre il 40% delle transazioni.

Lato import Germania e Regno Unito sono i primi due mercati ma si mettono in evidenza anche Olanda e Polonia per l’importante crescita.

L’Italia può avere un ruolo di leader su produzioni di nicchia e di altissima qualità, come testimonia Maria Teresa Provenzale – Temporary Export Manager parte del network di TEM PLUS – che negli ultimi 6 mesi ha accompagnato una giovane realtà italiana verso i mercati europei: “La convinzione dell’assoluta qualità del prodotto ci ha spinti a promuoverci in diversi mercati tra cui Germania, Svizzera, Francia e Paesi Bassi. E’ stato un percorso molto veloce che ci ha consentito di identificare diverse opportunità: in soli 6 mesi abbiamo prodotto un discreto fatturato, inviato diverse campionature ed avviato importanti trattative con grandi gruppi di distribuzione. L’azienda, sottoposta da TEM PLUS grazie alla partnership con il Consorzio Brescia Export, dimostra un grande potenziale e nei prossimi mesi raccoglierà ulteriori frutti”.

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