Quando si tratta di fissare i prezzi dei prodotti, le aziende si trovano di fronte a diverse metodologie, ognuna delle quali ha impatti significativi sulle reazioni del mercato e la redditività aziendale.

Due degli approcci più comuni sono il “Metodo del Costo Pieno” e il “Metodo del Costo Differenziale” e fanno parte della cosiddetta analisi dei fattori interni.

Entrambi hanno i loro pro e contro, ma quando si affronta l’apertura di nuovi mercati esteri, il metodo del costo differenziale può essere una strategia vincente.

Metodo del costo differenziale

Il metodo del costo differenziale per quanto concerne l’apertura di nuovi mercati prende spunto dal concetto di analisi dei costi appena esposto: assumendo che i costi fissi generali dell’impresa siano già coperti con i ricavi provenienti dal mercato interno, la definizione del prezzo finale può essere effettuata escludendo in toto tali costi e includendo solamente i costi variabili di produzione e i costi diretti più una percentuale di profitto (mark-up).

Metodo del costo pieno

Il metodo del costo pieno, noto anche come approccio di mark-up, considera tutti i costi diretti e indiretti associati alla produzione di un prodotto. Questi costi includono i materiali, la manodopera, i costi delle strutture aziendali, le spese generali e una percentuale di profitto. Il prezzo di vendita finale viene quindi calcolato aggiungendo una percentuale di mark-up al costo totale del prodotto. Questo approccio è generalmente utilizzato quando si vuole assicurare che tutti i costi, compresi quelli indiretti, siano coperti, e che l’azienda ottenga un margine di profitto desiderato su ogni unità venduta.

Mentre il metodo del costo pieno può essere utile per garantire la copertura di tutti i costi e ottenere un profitto desiderato, il metodo del costo differenziale si rivela una scelta più vantaggiosa quando si aprono nuovi mercati esteri. Vediamo insieme perché.

Motivi per scegliere il Metodo del Costo Differenziale nei mercati esteri

  • Competizione internazionale: i mercati esteri spesso implicano una maggiore concorrenza e prezzi di mercato diversi. Utilizzando il metodo del costo differenziale, l’azienda può essere più competitiva, offrendo prezzi agili e adattabili alle esigenze locali senza dover rispettare rigidi limiti.
  • Penetrazione di mercato: la strategia di costo differenziale può essere un potente strumento per penetrare rapidamente in nuovi mercati esteri, poiché l’azienda può adottare politiche di prezzi aggressivi per attirare i clienti e guadagnare quote di mercato.
  • Fattori esterni: la flessibilità del metodo del costo differenziale consente di adottare politiche dei prezzi che non tengano in considerazione solo l’analisi dei costi interna ma vengano influenzate anche da fattori esterni come quelli di mercato (domanda, concorrenza) e ambientali (es. barriere tariffarie, tasso di cambio, inflazione, ecc.)

In conclusione, se hai la tranquillità che i costi fissi generali dell’impresa siano già coperti dalle vendite del mercato interno, potresti seriamente pensare di adottare il metodo del costo differenziale per entrare più velocemente in un nuovo mercato.

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