Probabilmente conosci il TEM, Temporary Export Manager, come una figura operativa che aiuta le imprese a sviluppare business nei mercati esteri.

Questa è l’attività più nota ma se ti soffermi sul termine “temporary” ti risulterà facile capire che ad un certo punto il TEM dovrebbe uscire dall’azienda. 

Questa è la ragione per cui il TEM ha anche un altro ruolo molto importante: preparare il personale aziendale alla gestione autonoma dei mercati esteri.

Non si tratta solo di trasmettere ciò che è stato fatto come dei nominativi, dei clienti o la cronologia delle conversazioni, ma consiste nella completa trasmissione di un metodo ed un passaggio di consegne che non deve creare tensioni o discontinuità nella relazione con le controparti estere.

La trasmissione di questo patrimonio informativo diventa quindi un dovere ed una missione per il TEM professionista.

Purtroppo non è sempre possibile ed i motivi sono spesso da ricercare in azienda.

Certo anche il TEM ci può mettere del suo: non è scontato che tutti i Manager siano in grado di insegnare ad altri quello che a loro riesce molto bene.

Ma il problema in cui mi imbatto più spesso è che in azienda non esiste un referente a cui trasmettere il metodo.

Spesso, infatti, il referente aziendale dei nostri progetti è l’imprenditore stesso, figura che è impegnata in tutt’altre faccende e non possiamo pensare di trasmettere a lui un metodo affinché diventi export manager della sua stessa azienda. 

Altre volte un referente aziendale c’è ma si tratta di figure con ben altre mansioni per cui si possono dedicare al progetto export solo nei “ritagli di tempo”.

Capisci che senza un vero referente aziendale potrebbe esserci un problema.

Ecco perché spesso suggerisco alle aziende di avviare il progetto inserendo, se ancora non ci fosse internamente, un giovane che sia di supporto al TEM e che allo stesso tempo sia formato e coinvolto negli incontri, nelle trattative, nelle attività affinché poi, quando il TEM dovesse uscire, sarebbe lui a prendere in mano le redini del progetto.

Non è sempre possibile anzi è molto raro. 

Da questa necessità prende luogo la nascita di un progetto, che chiamiamo JEM, junior export manager, dove, con l’appoggio di alcune università ed enti di formazione, selezioniamo dei giovani da inserire nelle aziende per un periodo di tirocinio di 6 mesi.

Durante questo percorso i giovani, opportunamente affiancati dai nostri TEM, si occupano in prima persona di aprire un mercato estero per l’azienda ricercando e sviluppando opportunità di business.

Al termine del progetto è facoltà del giovane e dell’azienda accordarsi autonomamente per un rinnovo contrattuale.

Se sei interessato a prendere parte al progetto JEM, come giovane, come impresa o come TEM, compila il form che trovi qui sotto:

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