Hai sentito parlare del Temporary Export Manager, magari ti hanno proposto dei finanziamenti per coprire tutto o in parte il suo costo.

Immagino ti sia documentato su cosa sia questo TEM, ma se hai ancora dei dubbi, ecco le domande che spesso ci rivolgono e le cui risposte potrebbero aiutarti nella valutazione.

Conviene davvero lavorare con un Temporary Export Manager?

Per rispondere a questa domanda devi valutare se la tua azienda, per mezzo del proprio personale, ha le competenze e l’esperienza necessaria per costruire e gestire un percorso razionale di sviluppo internazionale.

Se la risposta è negativa, lavorare con un TEM significa avere accesso a tali risorse in tempi brevi e con un costo sensibilmente inferiore rispetto alla selezione ed assunzione di un manager di pari livello.

Chi è il Temporary Export Manager

e come può aiutare la tua azienda.

Temporary Export Manager

Quanto costa un Temporary Export Manager?

Per prima cosa teniamo a sottolineare che il TEM non è un agente bensì un manager che costruisce e gestisce il percorso internazionale della tua azienda. Tale percorso può anche passare attraverso degli agenti per cui il TEM sarà eventualmente colui che seleziona e coordina gli stessi.

In quanto manager, il TEM percepisce un compenso fisso (ed eventualmente una componente legata ai risultati). Veniamo al prezzo. Devi sapere che non esiste un tariffario standard ed ogni TEM ha un suo costo orario (o costo giornata) definito in base alla propria esperienza. 

Prima della mera valutazione economica, è importante che tu riesca a valutare quanto il TEM sia in linea con la tua realtà (conosce il tuo settore? conosce i mercati obiettivo?) e quanto sia in grado di proporre un metodo ed un programma di lavoro che incontri il tuo parere favorevole e generi la tua soddisfazione, logicamente anche sul fronte vendite.

L’essere in sintonia (o in empatia) con il Temporary Export Manager è un aspetto fondamentale per il successo del progetto. Pensaci bene: daresti mai mandato ad un professionista del quale non condividi i contenuti di progetto che ti propone?

Per valutare il progetto nella sua interezza ti consigliamo di  chiedere al TEM di aiutarti a stimare tutti i costi, quindi anche eventuali spese vive per i viaggi, costi di partecipazione a fiere, ecc.

Come contrattualizzo il Temporary Export Manager?

Il TEM è generalmente dotato di partita IVA per cui, una volta avviato il progetto, riceverai semplicemente delle fatture, evitando quindi la complessità della gestione amministrativa tipica dei collaboratori dipendenti.

Quanto tempo passa in azienda un TEM e quanto dura un progetto?

Se stai valutando se coinvolgere un Temporary Export Manager per migliorare le tue performance all’estero, probabilmente non puoi permetterti di assumere un Export Manager full time.

Il TEM ha un costo sensibilmente inferiore perchè divide il suo tempo (ed i suoi costi) con più aziende. Solitamente un TEM segue 4 o 5 aziende per cui possiamo dire che in media dedicherà 1 giorno a settimana al tuo progetto. Ovviamente si tratta di un impegno che concorderete insieme ed il TEM dovrà essere chiaro nel rappresentare le azioni che andrà a svolgere nel tempo stabilito.

Un progetto, per portare risultati, richiede tempo e dedizione, noi sconsigliamo durate inferiori ai 6 mesi ed in generale vediamo che è dai 12 mesi che si inizia ad avere un ritorno interessante dal mercato. Ovviamente anche la durata del progetto viene concordata insieme a te e nel contratto andrete a definire anche le modalità di recesso anticipato.

Infine si apre un altro tema: il tempo che il TEM dedica alla tua azienda deve essere interamente speso presso di voi?

La nostra opinione è che quanto più tempo il Temporary Export Manager passerà in azienda, familiarizzando con il tuo prodotto, con le dinamiche aziendali (come vi muovete? come gestite determinate situazioni? Etc.) e con le persone, tanto meglio potrà costruire e gestire un progetto vincente.

Allo stesso tempo però crediamo che buona parte delle azioni possano essere svolte da remoto e anzi, spesso l’ufficio del TEM è molto più attrezzato rispetto allo spazio e gli strumenti che puoi mettergli a disposizione in azienda.

In sintesi ci sono delle fasi e dei momenti in cui è fondamentale che il TEM sia in azienda (start-up progetto, pianificazione strategica, organizzazione fiere/viaggi, ecc.) mentre altri in cui non è necessario: ci sono tutti gli strumenti, telefono, mail, app di messaggistica, voip, etc, che ti consentono di comunicare con lui ed essere aggiornato tempestivamente sui riscontri del mercato. In questo modo si possono anche ridurre i costi di trasferimento presso la tua sede.

Cerchi un consulente Export?

Accedi al network TEM Plus per trovare il consulente più adatto alle esigenze della tua azienda.

Coinvolgere un giovane, formarlo per poi assumerlo come Export Manager è una valida alternativa al TEM?

Coinvolgere un giovane, formarlo e poi assumerlo non è un’alternativa al TEM – a meno che la tua azienda non abbia già quei requisiti descritti alla domanda n.1 – bensì una buona prassi da effettuare in sinergia con il Temporary Export Manager. Quest’ultimo potrà gestire parte del processo formativo dello stagista, trasmettendogli quelle competenze ed esperienza necessari per gestire un percorso internazionale e delegando a lui parte delle attività operative del progetto.

Quali risultati devo aspettarmi dal Temporary Export Manager?

I risultati attesi non devono essere esclusivamente economici, come l’incremento del fatturato estero. Anzi, suggeriamo di diffidare da chi promette ritorni nel brevissimo termine. I risultati economici sono benvenuti ed auspicati, tuttavia è fondamentale che il TEM ti aiuti ad acquisire un patrimonio di conoscenze dei mercati, delle loro dinamiche e degli operatori locali, di competenze tecniche (modo di operare) ed esperienze tali da consentire una progressiva autonomia dal TEM stesso.

Tornando al tema economico, è importante comprendere che l’ingresso in un nuovo mercato è un’azione molto delicata (è bene scegliere con cura il mercato, studiarlo e definire come approcciarlo) che richiede tempo e continuità nelle azioni, sia quelle strategiche che operative. Non è corretto pensare di poter approcciare un mercato estero nella stessa maniera con cui si approccia il mercato interno. Allo stesso modo non è plausibile aspettarsi che le controparti locali (potenziali clienti, distributori, ecc.) stiano aspettando proprio noi e che quindi al primo contatto diano riscontro positivo.

Di conseguenza, non è prevedibile a priori con che tempistiche verranno avviate collaborazioni commerciali nei mercati. Come abbiamo visto sopra, solitamente un percorso di 12 mesi porta ad avere un’idea chiara sulle potenzialità del mercato ed alla ricezione dei primi ordini/campioni. Va da sé che ogni settore e prodotto ha le proprie caratteristiche e dei tempi fisiologici da rispettare.

Adesso che hai capito cos’è un Temporary Export Manager, lascia che ti spieghiamo cos’è TEM Plus.

Tem Plus è una piattaforma che rende liberamente consultabili i profili dei TEM. I Temporary Export Manager sono selezionati sulla base del curriculum e di un colloquio individuale e devono sottostare ai seguenti requisiti:

  • esperienza internazionale;
  • esperienza consolidata in uno o più settori;
  • conoscenza di almeno 2 lingue;
  • passione, serietà e professionalità;
  • rispetto del Codice Etico di Tem Plus.

Qual è la cosa interessante per te? Che l’utilizzo della piattaforma per identificare e contattare il TEM è completamente gratuito!
Per cui se hai capito che il Temporary Export Manager fa al caso tuo, non esitare a sfruttare questo vantaggio ed inizia subito la ricerca del TEM perfetto per te!

Scarica i nostri eBook gratuiti

Ebook dedicati ad aziende e TEM che vogliono approfondire tematiche particolari su export e internazionalizzazione.

Contattaci per approfondire

Per qualsiasi domanda, dubbio o necessità, TEM PLUS è sempre a tua completa disposizione.