Negli scorsi mesi abbiamo sottoposto un questionario ai Temporary Export Manager del network di TEM Italia.
Ecco un estratto dei risultati.

Questa prima indagine di TEM Italia vuole offrire una fotografia dello stato del Temporary Export Management in Italia.

L’obiettivo è quello di illustrare la provenienza dei TEM, come lavorano, quali servizi offrono e quali difficoltà incontrano nel proprio percorso.

Dove sono i TEM?

La regione più rappresentativa è la Lombardia con il 17,6% dei TEM.
Seguono il Veneto con il 14,7%, il Piemonte e l’Emilia Romagna.
Le regioni meridionali hanno complessivamente un peso dell’11,8%.
Ci sono TEM che operano direttamente da mercati esteri, prevalentemente Europa Occidentale ed Europa dell’Est.

Le città più rappresentative sono Milano, Torino e Vicenza.

Cosa offrono i TEM?

servizi offerti alle aziende sono prevalentemente export management e consulenza per l’internazionalizzazione.
Emergono però anche attività complementari quali:

  • web marketing
  • interpretariato
  • logistica
  • supporto all’ottenimento di certificazioni
  • finanza agevolata

Come lavorano i Temporary Export Manager?

La maggior parte dei freelance lavora dal proprio home office o presso la sede dei clienti.
Meno del 30% dichiara di avere un ufficio di proprietà o in affitto mentre solo il 12% lavora in spazi di coworking.

L’80% dei TEM lavora da solo o con massimo un collaboratore.

Con chi lavorano i TEM?

Interessante guardare il target dei TEM:

  • l’88% dichiara che il proprio cliente è un azienda che già esporta ma lo fa in modo non organizzato
  • il 76% si rivolge anche ad imprese che non hanno mai esportato

Risultano invece meno interessanti le aziende che già esportano con regolarità e quelle già internazionalizzate.

Quali problematiche incontrano i Temporary Export Manager?

Tra le principali difficoltà incontrate nel proprio lavoro emergono:

  • la difficoltà a trovare nuovi clienti
  • la mancanza di tempo
  • la ricorrenza di attività a basso valore aggiunto e ad alto time consuming
  • la richiesta da parte delle aziende di contratti di collaborazione troppo brevi
  • la richiesta da parte delle aziende di lavorare solo a provvigione
  • l’elevata burocrazia

Tra i bisogni spiccano in modo particolare il networking e la formazione.

Con oltre 150 professionisti, 18 lingue, e più di 20 settori di competenza, TEM Italia è il network di Temporary Export Manager indipendenti più grande in Italia.

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