È sempre possibile per il TEM trovare scenari di crescita

Il 2023 è iniziato un po’ in sordina e ci ha portato visioni di tutti i tipi: quella prevalente è di un moderato pessimismo a causa della “coda” di situazioni oggettivamente drammatiche, quali rincaro energetico, strozzature della supply chain, covid impazzito in Cina etc etc…

Dico “coda” poiché in realtà molte situazioni si stanno riconducendo a valori più accettabili e, comunque, non tali da compromettere la crescita, che rallenta bruscamente di sei volte rispetto al 2022, pur mantenendo un + davanti. Ma anche se essa fosse pari a zero o, peggio, negativa non cambierebbe di molto ciò che voglio dire.

Chi fa il TEM è certamente abituato a lavorare anche in contesti di stagnazione e di contrazione del mercato: il 2022 è appena alle nostre spalle e vi sono (pochi) settori merceologici che, ancora, non hanno ripreso i volumi del 2019.

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Cosa fa il TEM se il mercato è stagnante

Desidero fare un esempio con un breve caso studio.

In quell’anno disgraziato curavo lo sviluppo commerciale di un’azienda meccanica per la quale avevo individuato settori merceologici target che ben si adattavano alla specializzazione, in primis quello dei macchinari.

Purtroppo nei periodi di grande incertezza sono proprio i beni strumentali a soffrire la maggior stagnazione, al punto che era improponibile rivolgersi agli OEM di macchinari. Si rese necessario a quel punto deviare su altri settori, non senza avere condotto prima un’analisi su dati recenti per capire quali fossero i settori più dinamici. 

Fu così che mi rivolsi per qualche mese all’equipment industriale e sperimentai anche l’utilizzo di un marketplace B2B specifico per le lavorazioni meccaniche.

Occorre entrare nell’ottica dell’analisi di mercato permanente, alla ricerca di settori o Paesi dinamici: qui sta la vera sfida.

Il TEM può guidarti in un cambio di strategia

Molte aziende non utilizzano questo approccio e si muovono esclusivamente nei mercati abituali: quando questi sono in stagnazione lo scenario è visto a tinte fosche poiché manca la capacità di rivolgersi a settori più dinamici, mai esplorati in precedenza.

L’utilizzo di risorse quali i TEM – abituati ad intervenire in situazioni anche critiche – può fare la differenza in questi casi e consentire di rappresentare scenari più rosei di quanto certe aziende dipingano. Ciò è fondamentale per tenere alto il clima di fiducia e consentire gli investimenti per la crescita.

Ecco perché quando si parla di recessione o crisi è bene vedere chi lo fa: non è detto infatti che sia una circostanza generale.

Ad esempio, per quello che riguarda la mia esperienza nella meccanica, ad oggi (inizio 2023) il portafoglio ordini delle aziende con le quali collaboro (ma in generale di quelle operanti nello stesso settore) arriva fin quasi all’estate. 

Previsioni del TEM per l’anno 2023

Quest’anno la crescita del commercio mondiale scenderà dal 22% del 2022 al 7%, ma la domanda di beni in quasi tutti i settori merceologici si mantiene positiva, soprattutto per i beni legati alla persona (casa, salute, moda) poiché rimane vivace il rimbalzo post-Covid. 

Viceversa tale rimbalzo finirà per i settori più propriamente legati ai beni industriali, pur rimanendo in territorio positivo.

E allora come sarà il tuo 2023?

Alberto Scanziani

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