
Il mercato mondiale dell’illuminazione vale circa 50 mld di Euro e la sua produzione è per circa il 50% cinese, leader indiscussa per i prodotti di fascia bassa mentre il restante 50% è conteso tra i produttori di fascia media ed alta.
Di questo “secondo emisfero” fa parte l’Italia, terza per dimensione, con un export di circa 2 miliardi ed una quota del 7%.
Il settore è stabile negli ultimi 5 anni: è cresciuto dell’1% il comparto faretti ed altri apparecchi da muro e parete mentre cedono circa il 2% le lampade da tavolo, da pavimento e le altre tipologie di apparecchi di illuminazione.
I competitor storici dell’Italia nella produzione di lampade e faretti sono Germania e Austria in Europa, Stati Uniti e Messico in America.
Forti di una crescita importante, rientrano tra i principali player del settore anche Paesi Bassi e Polonia.
Ma dove vanno i prodotti made in Italy del settore dell’illuminazione?
In Francia, Germania, Stati Uniti e Russia anche se quest’ultima ha perso il 12% negli ultimi 5 anni.
In generale reggono, e sono ancora la destinazione primaria, i mercati europei; mantengono una buona posizione gli Emirati Arabi Uniti ed il Qatar mentre è in calo l’Arabia Saudita.
Cresce la Cina (+7%) ma sono interessanti anche i Paesi Bassi, la Danimarca e la Polonia.
Rispetto alla domanda mondiale di lampade e apparecchi di illuminazione, l’Italia al momento non sembra cogliere l’opportunità di Canada, Giappone e soprattutto Vietnam e India, entrambi tra i primi 20 importatori e cresciuti rispettivamente dell’11 e 15%.